ripreso dal sito www.chiesadimilano.it/
Anch’io voglio la pace e chiedo ai potenti, ai politici, ai diplomatici, alle Chiese e alle religioni:
«Per favore, cercate la pace!» In questo tempo di Quaresima mi impegnerò per una preghiera costante e per pratiche di penitenza».
Questo l’appello e la richiesta di impegno personale alla conversione che l’Arcivescovo, nel suo messaggio del 12 febbraio (leggi qui), ha rivolto ai fedeli ambrosiani e a cui per tutta la Quaresima fino al 2 aprile (Domenica delle Palme), è possibile aderire. Due le modalità:
– cliccando su questo link e indicando nome, cognome e luogo di residenza
– attraverso moduli cartacei (.docx – .pdf), da scaricare, stampare e inviare all’indirizzo indicato.
Auspicando che la Quaresima sia vissuta «come tempo di invocazione, di pensiero, di opere di penitenza e di preghiera per la pace», a questo appello l’Arcivescovo ha affiancato altre due proposte:
la penitenza secondo le forme praticabili, in particolare con il digiuno del 3 marzo, primo venerdì della Quaresima ambrosiana, condividendo con lui la preghiera e il digiuno in Duomo dalle 13 alle 14;
la preghiera, attraverso questa invocazione per la pace.
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
Padre nostro,
noi ti preghiamo per confidarti lo strazio della nostra impotenza:
vorremmo la pace e assistiamo a tragedie di guerre interminabili!
Vieni in aiuto alla nostra debolezza,
manda il tuo Spirito di pace
in noi, nei potenti della terra, in tutti.
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
Padre nostro,
noi ti preghiamo per invocare l’ostinazione nella fiducia:
donaci il tuo Spirito di fortezza,
perché non vogliamo rassegnarci,
non possiamo permettere che il fratello uccida il fratello,
che le armi distruggano la terra.
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
Padre nostro,
noi ti preghiamo per dichiararci disponibili
per ogni percorso e azione e penitenza
e parola e sacrificio per la pace.
Dona a tutti il tuo Spirito,
perché converta i cuori, susciti i santi
e convinca uomini e donne a farsi avanti
per essere costruttori di pace,
figli tuoi.